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Faccio parte di quella categoria di persone che preferisce il panettone al pandoro…

E che poi “una fettina di pandoro però la prendo”…

E continuo con “ma mi voglio lasciare la bocca con il sapore del panettone”…

E ancora “ma con una bella spolverata di zucchero a velo prendo un’altra fettina di pandoro”…

Ecc. ecc. ecc.

Ecco, questo è il classico “siparietto” di fine pasto durante le feste!

Anche quest’anno ho deciso di lasciare a mani di mastro pasticcere il pandoro e il panettone e buttarmi (in senso fisico, ovvio!) sul pandoro salato. Che poi altro non è che il panettone gastronomico. Quindi l’eterna querelle su chi sia più gradito tra i due, non avrà mai fine neanche nella versione salata!

Il pandoro salato è perfetto per ad essere diviso orizzontalmente in un numero pari di strati di circa 1,5 cm, farcito in vari modi e poi diviso in fette. In questo modo creeremo deliziosi tramezzini a forma di punta di stella (ok, sono rombi, ma io sono molto poetica…). Ma, se lo preferite, potete anche mangiarlo in purezza, accompagnandolo ugualmente con mousse e creme e/o salumi, formaggi o pesci affumicati.

 

 

P.S. un grazie particolare a Sabrina. Non solo perché rende la mia vita frizzante e divertente, e io mi rendo conto ogni giorno di più di non poter fare a meno della sua amicizia unica, ma anche perché, forse, se non me lo avesse regalato lei, non avrei mai comperato lo stampo da pandoro!

Forza!!! Ringraziatela anche voi!!!

 

 

Ingredienti: (per uno stampo da 750 g)

 

  • 500 g farina manitoba (o metà farina 00 e metà manitoba)
  • 150 ml di latte tiepido
  • 2 uova
  • 150 gr di burro morbido
  • 10 g di sale fino
  • 1 bustina di lievito di birra in granuli liofilizzato (o 1 panetto fresco)
  • 2 cucchiaini di zucchero o miele
  • Un cucchiaio di latte o poco uovo per spennellare la superficie

Procedimento:

Prima lievitazione (lievitino):

Formate una pastella morbida con il lievito, un cucchiaio di farina presa da totale, lo zucchero e poca acqua tiepida e fate lievitare per una mezz’ora.

 

Seconda lievitazione:

Unite tutti gli ingredienti nella planetaria munita di gancio e aggiungete anche il lievitino.

Impastate finché il composto non sia ben incordato sul gancio. Ci vorranno circa 15-20 minuti

Coprite la ciotola, leggermente unta di olio, con della pellicola o con una busta e mettete a lievitare in forno spento, ma con la luce accesa, o in un luogo tiepido, per circa 2 ore.

Terza lievitazione:

Riprendete il composto, che deve essere almeno raddoppiato, sgonfiatelo e impastatelo brevemente, facendo delle pieghe.

Imburrate e infarinate lo stampo da pandoro, facendo particolarmente attenzione alle punte dello stampo, e inserite l’impasto all’interno della forma, con la parte lisci sul fondo e le pieghe in alto. Spingete leggermente l’impasto verso le punte della stella, in modo che, dopo che il composto è lievitato, il decoro sia perfetto.

Fate lievitare ancora, coprendo con della pellicola, finché l’impasto non abbia raggiunto il bordo dello stampo. Ci vorranno almeno 2-3 ore, ma potrebbero volercene di più.

Siamo a metà della lievitazione!

Cottura:

Spennellate delicatamente la superficie con latte o uovo. Cuocete in forno statico preriscaldato a 200° per circa 10 minuti e poi abbassate a 180° e proseguite la cottura per circa 30-35 minuti. Fate sempre la prova stecchino per verificare che la cottura sia perfetta anche all’interno.

Fate raffreddare e sformate.

Note:

  • Con cosa farcirlo? Crema di melanzane e menta e crema di zucchine al curry; mousse di formaggio; guacamole; salmone affumicato; prosciutto cotto, formaggio spalmabile e ribes disidratati; prosciutto crudo e carciofini; paté di fegato; creme di verdure; uova di lompo; crema al tonno con pomodorini; speck e brie; paté di olive; burro e acciughe… magari condendo il tutto con maionese espressa o maionese vegana. E se avete altre idee scrivetemele voi nei commenti!
  • Per conservarlo mettetelo in una busta di plastica ben chiusa e scaldatelo prima di servirlo o prima di farcirlo. Potete anche surgelarlo, sempre ben avvolto nella pellicola per alimenti, e scongelarlo qualche ora prima del suo utilizzo.
  • Come in tutti gli impasti, non aggiungete i liquidi tutti in una volta. Infatti il potere di assorbimento della farina varia anche in funzione dell’umidità dell’aria e della temperatura esterna; inoltre le uova possono essere di dimensione diverse e il burro stesso contenere più o meno acqua.
  • Aromatizziamo l’impasto con erbe fresche tritate? Ottima idea!!!
  • Questo impasto, utilizzato per un panettone gastronomico dalla forma classica, è perfetto per un buffet in qualunque periodo dell’anno.

 

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2 Comments on Pandoro salato

  1. Lilly
    21 Dicembre 2016 at 3:10 pm (7 anni ago)

    Questo pandoro salato è una meraviglia!
    lo proverò alla prima occasione di festeggiamenti! Quasi quasi a capodanno!

    Rispondi
    • Raffaffy
      21 Dicembre 2016 at 5:50 pm (7 anni ago)

      Davvero perfetto per capodanno! Ma anche per Pasqua, Ferragosto, 1° maggio… ecc. ecc.

      Rispondi

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