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Si dice che la notte di capodanno, allo scoccare della mezzanotte, si debba mangiare un acino d’uva per ogni rintocco ed esprimere ben 12 desideri, uno per ogni chicco d’uva.

Perché allora non mettere in tavola un tralcio d’uva che sia benaugurale? E mangiate un panino ad ogni rintocco…

Con i nostri migliori auguri per un nuovo anno carico di serenità e felicità.

 

 

Ingredienti:

  • 1 dose di impasto per panini al latte
  • 1 scamorza
  • 150 g di prosciutto cotto
  • Latte per lucidare la superficie

Procedimento:

Seguendo la ricetta dei panini al latte, formate delle palline. Appiattitele leggermente e riempitele con un cubetto di scamorza e un pezzetto di prosciutto cotto (io qui ho utilizzato solo scamorza perché avevo ospiti vegetariani).

 

 

Richiudete le palline, sigillandole bene e appoggiatele su una teglia coperta di carta forno a formare il grappolo d’uva, in modo che la chiusura sia sotto.

 

 

Fate una base, lasciando distanziati i panini tra loro a formare un triangolo.

 

 

Coprite con un secondo strato di palline, in modo che si inseriscano negli spazi sottostanti e che rendano ben corposo il grappolo.

 

 

Aggiungete della pasta di pane modellata a forma di tralcio e sagomate la foglia, creando con il coltello le venature tipiche del fogliame.

 

 

Spennellate il grappolo e le foglie con poco latte e fate lievitare per una mezz’ora.

 

 

 

Cuocete in forno statico preriscaldato a 180° per circa  30-35 minuti, o almeno fino a doratura.

Note:
  • Se preferite una doratura più definita, mescolate un tuorlo con poco latte e utilizzatelo per spennellare la superficie del tralcio d’uva.
  • Potete preparare il vostro tralcio in anticipo e surgelarlo, ben avvolto nella pellicola. Vi basterà farlo scongelare la sera prima e passarlo al microonde per 1-2 minuti al momento di servirlo.
  • Ovviamente piena libertà di variare il ripieno come preferite!
  • Spennellate di latte il grappolo prima della lievitazione. In questo modo non si seccherà la superficie dell’impasto e non correrà il rischio di sgonfiarsi al contatto col pennello.

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